In ricordo del ferro da stiro


Sei stato un buon ferro da stiro, non dico di no. Ti avevo trovato un anno e mezzo fa, io quasi sposa, a prezzo scontato. Eri pure di marca, caldaia potente, sughero nell'impugnatura per mani delicate.

Ti ho portato a casa e ti ho messo al servizio del mio adorabile marito, ti abbiamo usato il giusto -  il break even tra filosofia del non-stiro e decenza umana.

E tu, ingrato pezzo di ferro, tu nel momento del bisogno, quando più era urgente il tuo servigio, senza preavviso hai fatto puff... puff... e te ne sei andato, lasciando un rivolo di acqua calda sul pavimento (pulito, per giunta).

Ora sei lì, a raffreddarti, ma sappi che non ci sarà pietà per te, canaglia a vapore. Ti smonterò fino all'ultimo pezzettino, aprirò la caldaia, voglio vedere con i miei occhi da ingegnere dove ti sei crepato. Poi con una sadica soddisfazione di porterò all'ecocentro e ti abbandonerò al tuo destino. Stronzo.

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