Cartoline dal Portogallo


Siamo partiti da Porto. La città tutta raccolta intorno al fiume Douro, così a misura d'uomo, con la metro sopraelevata perché a scavare nel granito proprio non si può. La Sè, la stazione, le cantine del Porto.
Poi via in auto verso il centro, verso Coimbra con l'Università e i carruggi stretti; verso Alcobaça e l'imponente monastero, verso Batalha e la sua cappella incompiuta. Ancora a Tomar per scoprire i templari e a Obidos con sue le mura. A Peniche, per vedere l'oceano.

Infine a Lisbona, malinconica Lisbona. I tram storici che ti portano alla città alta, al castello, alle chiese. La baixia sporca e rumorosa. Il bairro alto che sonnecchia di giorno e si rivela la sera. I pasteis da mangiare davanti alla torre di Belem, prima di visitare il monastero di San Jeronimos. Il Tago che ti accompagna sempre. La stazione di Rossio e il trenino per Sintra, tra palazzi e residenze strambe e mura arabe.

E il bachalau, cucinato in tutti i modi, le degustazioni di Porto, i gamberi all'aglio di Ruca.

Dovrei scrivere per giorni. Invece è più facile seguire il nostro viaggio su Tripadvisor, su Google Maps o su Flickr (online soon :-) ).


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