Il marketing vince sempre


Venerdì sera ero al supermercato con Da. nel reparto shampoo&co. a cercare un balsamo. Mentre  stavo guardando chi fa il prezzo più basso stavo facendo una attenta analisi di mercato mi balza l'occhio su questa confezione, anzi, sulla frase di questa confezione:
Punte a lieto fine

Prima reazione di Da.: ma che vuol dire? spiegami (poi guarda il crespume che impera sulla mia capoccia e forse ha un vago presentimento...)

Prima reazione di Pa., versione markettara: noo, dai, che frase orrida, non suona male ma ricorda tanto quei cliché di donne, romanticismo e capello fluente, ora arriva il principe che combatte le doppie punte?

Seconda reazione di Pa., con ricordi di principesse Disney: ... e 'sta stronza di Ariel che stava h24 nell'acqua e aveva la chioma da fare invidia, e Biancaneve che sei povera e sfigata e fai la schiava di 7 nani tiranni e sempre con il parrucco a posto...

Terza reazione di Pa., donna nevrotica: anche il carattere non mi piace, con il maiuscolo tranne che per la "e". Ok, lo prendo, mi ha convinta.

Insomma, marketing batte Pa. 2-0. Uno, perché ho comprato il prodotto. Due, perché cercavo un balsamo e mi sono portata a casa lo shampoo!

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